La relazione tra sostanze chimiche, materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA) e la loro influenza sulla sicurezza alimentare e la protezione dell’ambiente, è al centro di un importante dibattito.
Nel 2016, il Parlamento Europeo ha preso una posizione decisiva con la risoluzione “Implementation of the Food Contact Materials Regulation”, basata su presupposti cruciali per una gestione più efficace e sostenibile.
Questa risoluzione enfatizzava il bisogno di un migliorato coordinamento per tutelare la salute dei consumatori e ridurre l’impatto ambientale dei materiali di imballaggio. Inoltre, si sottolineava l’importanza di integrare la legislazione REACH, che punta a migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente dai rischi che possono derivare dalle sostanze chimiche, con quella dei MOCA, che mira a garantire la sicurezza dei materiali destinati al contatto con gli alimenti, specialmente per le sostanze classificate come CMR (Cancerogeni, Mutageni o tossici per la Riproduzione) o SVHC (Sostanze di preoccupazione molto alta), proponendo la graduale eliminazione di sostanze nocive.
Il 7 Dicembre 2023, la Commissione europea, ispirandosi anche alla risoluzione del Parlamento del 2016, ha presentato la riforma “Una sostanza, una valutazione” che ha come obiettivo l’armonizzazione e la semplificazione delle valutazioni sulle sostanze chimiche in UE.
Il pacchetto legislativo presentato è composto da 3 proposte:
- Proposta di regolamento che istituisce una piattaforma comune di dati sulle sostanze chimiche;
- Proposta di regolamento relativo alla riassegnazione dei compiti scientifici e tecnici e al miglioramento della cooperazione tra le agenzie dell’Unione nel settore delle sostanze chimiche;
- Proposta di direttiva relativa a riassegnare compiti scientifici e tecnici all’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche.
All’interno del quadro più ampio della “Chemicals Strategy for Sustainability (CSS)”, le 3 proposte legislative puntano a una gestione più efficace dei dati sulle sostanze chimiche, affrontando temi decisivi come:
- l’istituzione di una piattaforma di dati comune,
- la ridistribuzione dei compiti tra le agenzie dell’UE (ECHA, EFSA, AEA, EMA),
- la raccolta sistematica di dati di biomonitoraggio umano,
- l’istituzione di un quadro di monitoraggio e prospettive,
- la possibilità dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) di generare i dati,
- la garanzia della trasparenza degli studi scientifici sulle sostanze chimiche, compresi quelli commissionati dalle imprese.
Attualmente permangono alcune criticità. Il regolamento REACH (CE) 1907/2006 con i suoi aggiornamenti e modifiche, consente ancora deroghe per l’uso di sostanze nocive, come ad esempio i composti del dibutilstagno, nei MOCA. Questa situazione, come altre, solleva interrogativi sulla reale efficacia del nuovo pacchetto legislativo nel cambiare rapidamente le pratiche esistenti e sulla capacità di trasferire le valutazioni delle sostanze chimiche da un contesto legislativo all’altro.
Nonostante queste perplessità, il pacchetto “una sostanza, una valutazione” rappresenta un passo significativo verso la realizzazione dell’obiettivo di una gestione più coerente e sostenibile delle sostanze chimiche nell’UE. Questa iniziativa pone le basi per un futuro in cui le informazioni ottenute da un ambito legislativo possano essere applicate in altri, promuovendo così un approccio più integrato e sistematico.
Non solo un cambio di paradigma nella gestione delle sostanze chimiche nei MOCA, ma anche una visione più ampia per una futura politica ambientale e di sicurezza alimentare nell’UE. Tale visione si allinea con la crescente consapevolezza della necessità di pratiche più sostenibili e responsabili nella produzione e nel consumo di beni.
Le prossime fasi includeranno l’esame delle proposte da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, seguendo la procedura legislativa ordinaria. Dalle scelte delle istituzioni Europee l’UE potrebbe diventare un modello globale per la gestione sostenibile e la valutazione delle sostanze chimiche.