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Il gruppo di esperti scientifici sui materiali e oggetti a contatto con alimenti (MOCA) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha elaborato una bozza di parere in cui si afferma che non esistono evidenze scientifiche che dimostrino la genotossicità dello stirene a seguito di esposizione orale e che l’uso dello stirene nella produzione di MOCA, con un limite di migrazione specifico (LMS) di 40 µg/kg di alimento, non costituisce un rischio per la salute.

L’EFSA ha recentemente effettuato una nuova valutazione dei rischi per la salute pubblica legati allo stirene, sostanza utilizzata nei MOCA in plastica e attualmente regolata nel Regolamento (UE) 10/2011 sulle materie plastiche senza un limite di migrazione specifica (LMS) né altre restrizioni d’uso.
Nel 2019, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha pubblicato una monografia che classifica lo stirene e il suo metabolita principale, lo stirene-7,8-ossido (SO), come “probabilmente cancerogeni per l’uomo”. Poiché tale classificazione potrebbe influenzare l’inclusione dello stirene nel Regolamento sulle materie plastiche, la Commissione europea ha chiesto all’EFSA di valutare se le prove presentate dallo IARC potessero incidere sulla sicurezza dell’uso dello stirene nei materiali a contatto con gli alimenti.

Nel settembre 2020 l’EFSA, con una prima valutazione, aveva concluso che non era possibile escludere preoccupazioni sulla genotossicità dello stirene in seguito a esposizione orale e che fossero necessari ulteriori dati per valutare con precisione la sua sicurezza nei MOCA.
Considerando l’incertezza sulla genotossicità, l’assenza di un LMS e il potenziale elevato di migrazione dello stirene negli alimenti provenienti da MOCA, la Commissione europea ha proposto una bozza di misura che stabilisce un LMS per lo stirene di 40 ppb, basato sulla dose giornaliera tollerabile (TDI) suggerita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per lo stirene nell’acqua potabile.
La Commissione europea ha successivamente richiesto all’EFSA di rivedere la potenziale genotossicità dello stirene in caso di esposizione orale e la sua sicurezza nell’uso nei MOCA in plastica con un LMS di 40 ppb.
Poiché la TDI dell’OMS risale a un periodo precedente alle nuove informazioni scientifiche emerse dalla classificazione dell’IARC nel 2019 e dal parere dell’EFSA del 2020, l’EFSA ha condotto una nuova valutazione per determinare se il limite di 40 ppb per lo stirene negli alimenti fosse adeguato a garantire la sicurezza, valutando, tra gli altri, anche gli studi riportati nella monografia IARC del 2019.
L’EFSA ha concluso che gli studi esaminati non evidenziano effetti genotossici dello stirene in seguito a esposizioni fisiologiche, inclusa quella orale.

Per le sostanze per le quali non sono stati riscontrati effetti genotossici, la Note for Guidance dell’EFSA per i MOCA stabilisce che un LMS fino a 50 µg/kg di alimento non comporterebbe rischi per la salute. Pertanto, l’uso dello stirene nella produzione di MOCA con un limite di migrazione fissato a 40 µg/kg di alimento, non rappresenta un rischio per la salute dei consumatori.

L’EFSA ha invitato le parti interessate a inviare i commenti sulla bozza di parere entro il 28 gennaio 2025.

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