Sviluppo della PPWR: Cronologia delle Fasi Legislative
Il percorso verso l’approvazione della PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) ha segnato un nuovo capitolo nella legislazione ambientale europea.
Il processo è stato avviato nel novembre 2022 con la proposta iniziale della Commissione (Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e la direttiva (UE) 2019/904 e che abroga la direttiva 94/62/CE), il cui obiettivo è ridurre il numero di imballaggi e dei rifiuti.
Nell’aprile 2023, la relatrice Fréderique Ries ha introdotto una serie di raccomandazioni di emendamento che hanno stimolato dibattiti e proposte di modifica da parte degli eurodeputati. La commissione ENVI (Commissione parlamentare europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) ha espresso, il 24 ottobre, un voto favorevole per l’adozione degli emendamenti di compromesso ed il 22 novembre 2023 il Parlamento ha ufficialmente preso posizione, sostenendo un regolamento che punta a contenere la produzione di rifiuti da imballaggio e a incentivarne il riutilizzo e il riciclo. Approvato però un testo più morbido, rispetto alla proposta iniziale della commissione. Prima del voto finale sono infatti passati diversi emendamenti presentati dai gruppi di maggioranza.
Impatto sul Settore
Questa decisione strategica impone comunque restrizioni importanti all’industria dell’imballaggio, tra cui:
- Obiettivi di riduzione: Il Parlamento ha impostato obiettivi ambiziosi per la diminuzione dei rifiuti da imballaggio, con specifiche percentuali di riduzione fissate per i prossimi decenni: 5% entro il 2030, 10% per il 2035 e 15% entro il 2040. I deputati hanno poi proposto obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica: 10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040.
- Limitazioni all’uso di sacchetti di plastica e di alcuni formati di imballaggio: Richiesta una severa limitazione nell’uso di sacchetti di plastica ultra-leggeri (inferiori a 15 micron), con alcune eccezioni per preservare l’igiene o, come nel caso di imballaggi primari di prodotti sfusi, ridurre lo spreco alimentare. La volontà è inoltre quella di limitare fortemente l’uso di alcuni formati di imballaggio monouso, le confezioni in miniatura degli hotel per i prodotti da toilette e le pellicole termoretraibili per le valigie negli aeroporti.
- Proibizione di determinate sostanze chimiche negli imballaggi alimentari: Per proteggere la salute dei consumatori, sarà vietato l’uso intenzionale negli imballaggi destinati a contatto con gli alimenti delle cosiddette “sostanze chimiche per sempre”, PFAS (sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate) e bisfenolo A. Mantenute le restrizioni vigenti per piombo, cadmio, mercurio e cromo esavalente presenti negli imballaggi o nei loro componenti.
- Promozione del riutilizzo: I deputati chiariscono i requisiti per il riutilizzo o la ricarica degli imballaggi. I distributori finali di bevande e cibi da asporto nel settore della ristorazione (inclusi hotel, ristoranti e bar) dovrebbero offrire ai consumatori la possibilità di portare e utilizzare il proprio contenitore, con alcune eccezioni inserite attraverso emendamenti presentati dalla maggioranza: per esempio esclusi in via temporanea gli imballaggi alimentari in legno e cera.
Una delle principali deroghe agli obiettivi di riutilizzo prevede che se uno Stato membro raggiungerà un tasso di riciclo superiore all’85% per imballaggi specifici, tali imballaggi saranno esentati dall’obbligo di riutilizzo.
Prossime tappe
Il Parlamento è pronto ad avviare i colloqui con i governi nazionali sulla forma finale della legge, una volta che il Consiglio avrà adottato la sua posizione.